Fake news e coronavirus nel libro di Mantineo

Fake news e coronavirus nel libro di Mantineo

Infomedia, fake news, debunking: tre termini con cui ci stiamo abituando a convivere, visto il proliferare di notizie false che si propagano alla velocità della luce, grazie anche ai social. Come difendersi dalle “bufale” e come individuarle è apparentemente semplice e facile per gli addetti ai lavori, meno per i lettori e i navigatori che, purtroppo, sono sempre più superficiali e distratti nella lettura dei post.

Il sistema di “creazione” delle notizie e di diffusione delle informazioni è, difatti, profondamente cambiato rispetto allo schema più tradizionale ed elementare che conoscevamo. Completamente falso, praticamente vero (Media&Books, pp.160, euro 15), nuovo libro del giornlista siracusano Aldo Mantineo, utilizzando come filo condutture proprio il racconto della pandemia fatto sia dal sistema della comunicazione mainstream che da quello dei social, analizza l’incidenza del fenomeno delle fake news passando anche per una serie di casi-tipo di particolare rilevanza e risonanza mediatica. Il volume nasce come ampliamento e aggiornamento dell’instant book Fakecrazia pubblicato a maggio 2020 soltanto in versione digitale.

Completano il libro alcune interviste con giornalisti, saggisti, docenti universitari e operatori della comunicazione; un particolare abbecedario per una “lettura” rapida della pandemia attraverso 21 parole-chiave; una sezione di documenti con il primo report della Task force anti fake news del Governo e il testo dell’audizione del presidente dell’Autorità Garante delle comunicazioni davanti alle commissioni riunite Telecomunicazioni e Cultura della Camera.