Giornata della memoria, l'Ordine ricorda i giornalisti uccisi

Giornata della memoria, l'Ordine ricorda i giornalisti uccisi

«La memoria è uno strumento fondamentale per la nostra professione, per lo svolgimento di ogni attività e la vita stessa di una società civile. Attraverso la memoria non si disperde il patrimonio anzitutto culturale che ci hanno trasmesso i giornalisti uccisi durante l’esercizio della loro e nostra professione». Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti Sicilia, come ogni anno nella giornata del 3 maggio, ricorda i giornalisti italiani uccisi nel dopoguerra dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo. 

La “Giornata della memoria” viene celebrata dal 2008, sulla base di una  iniziativa presa dall’Unione nazionale cronisti italiani in concomitanza con la “Giornata della libertà dell’informazione" decretata dall'Assemblea generale dell'Onu nel 1993 e organizzata dall’Unesco. 

«Degli undici colleghi giornalisti uccisi in Italia, vittime della violenza mafiosa e terroristica, otto sono siciliani - ha ricordato Roberto Gueli, presidente Odg Sicilia - Vogliamo menzionarli tutti: Beppe Alfano, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Pippo Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Giovanni Spampinato. Per questo motivo, per il loro ricordo, la "Giornata della memoria” ci tocca da vicino. Sono colleghi che l’Ordine dei giornalisti Sicilia ricorda anche con una mostra permanente esposta nella sede palermitana dell’Ordine in via Bernini. E oltre a loro un pensiero speciale lo rivolgiamo a Maria Grazia Cutuli, collega catanese assassinata in Afghanistan nel 2001».