Premio Maria Grazia Cutuli, cerimonia a Santa Venerina

Premio Maria Grazia Cutuli, cerimonia a Santa Venerina

La XIX edizione del “Premio di giornalismo Maria Grazia Cutuli” vivrà la serata dei riconoscimenti domani a Santa Venerina. Il Comune etneo, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, ha compiuto ogni sforzo per continuare a onorare la memoria dell’inviata del Corriere della Sera, assassinata ventidue anni fa (il 19 novembre 2001) in Afghanistan, la cui famiglia è originaria del paese e le cui spoglie riposano nel cimitero della frazione di Dagala del Re.

In continuità con le edizioni precedenti, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Santo Raciti, con i premi che verranno consegnati, intende riconoscere le professionalità giornalistiche e sottolineare l’importanza della informazione di qualità, soprattutto quella d’inchiesta, nella società italiana; informazione praticata con coraggio e competenza da Maria Grazia Cutuli.

La serata, che verrà condotta da Laura Bonasera, si terrà al cine-teatro Eliseo, con inizio alle 18, vedrà sul palco, a ricevere i premi, la russa Marina Ovsjannikova, per la stampa internazionale, Veronica Fernandes, inviata della Rai, per la stampa nazionale, Tullio Filippone, collaboratore di Repubblica, per la sezione giornalista siciliano emergente. Interverrà Antonio Ferrari, già inviato e ora editorialista del Corriere della Sera. Il coordinamento, del Premio e della cerimonia, è affidato a Francesco Faranda, già segretario di redazione del Corriere della Sera.

Il ricordo del sacrificio di Maria Grazia Cutuli, vittima degli interessi sporchi che fiorivano nel Paese asiatico dilaniato dalla guerra, è stato onorato, nel corso degli anni, con nomi di grande prestigio dell’informazione italiana e di mezzo mondo. Giornalisti che hanno operato e operano, in gran parte, in condizioni difficili, guerre, rivoluzioni, povertà, persecuzioni politiche e civili; altri, i giovani, che dimostrano capacità non comuni che fanno presagire una carriera significativa. Così anche quest’anno.

 

I premiati

Marina Ovsjannikova, 45 anni, nata a Odessa da madre russa e padre ucraino. Da bambina praticava nuoto e ginnastica artistica. Ha due lauree, ha lavorato per diverse testate, anche televisive, russe. Al momento dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha rivissuto gli anni di guerra patiti da fanciulla in Cecenia. E’ diventata famosa quando, il 14 marzo 2022, durante una trasmissione in diretta sull'invasione russa dell'Ucraina, nel programma di notizie serali Vremja, che ha avuto milioni di spettatori, è apparsa dietro la conduttrice, Ekaterina Zndreeva, con un cartello che invitava a fermare la guerra e a non credere alle falsità che venivano propinate dalle testate russe. Da allora la giornalista, come ha potuto, ha criticato aspramente il presidente russo Vladimir Putin; è stata estromessa dalla Tv e costretta a rifugiarsi all’estero. Vive a Parigi con la figlia.

 

Veronica Fernandes, 41enne, è nata a Mantova e ha delle radici anche a Goa, in India. Ha frequentato l’Ifg (Istituto per la formazione al giornalismo) intitolato a Carlo De Martino. La sua carriera è iniziata in Rai nella sede regionale dell'Emilia Romagna, poi è stata trasferita in Lombardia e quindi a Roma. Ha lavorato a Madrid nel 2004, a Nuova Delhi nel 2005 e ha vissuto in America (Philadelphia, New York e Miami. La popolarità è arrivata con RaiNews24. Reporter appassionata, tra l’altro, segue con attenzione la condizione delle donne nel mondo. E’ stata in Africa e, più di recente, in Ucraina e nello scenario bellico mediorientale. Vive a Roma.

 

Tullio Filippone è nato a Palermo nel 1989, maturità classica, laurea magistrale a Firenze con una tesi sulla “Strategia di comunicazione politica del Front national di Marine Le Pen”. Come giornalista, muove i primi passi nella professione a Parigi con Cafébabel, rivista europea tradotta in sei lingue. Con il magazine, simbolo della generazione Erasmus, scrive reportage da Budapest, Atene, Vienna, Copenaghen e coordina gruppi di giovani reporter e fotografi in giro per l’Europa. Nel 2015 torna in Sicilia e inizia a collaborare con l’edizione di Palermo di “Repubblica”, per la quale si occupa di cronaca della città e della Regione, ma anche di economia e sport e firma anche per “Venerdì”. Collabora con diverse testate straniere. A 34 anni continua a vivere di questa professione e scrivere un libro, saggio o romanzo, sulla sua generazione.