Testo unico dei doveri del giornalista, tutte le novità

Testo unico dei doveri del giornalista, tutte le novità
Rispetto delle differenze di genere, attenzione alla recidiva e all'informazione scientifica e sanitaria: sono le importanti novità introdotte nel Testo Unico dei doveri del giornalista dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.

Il Testo Unico dei doveri del giornalista è il documento che riunisce insieme le più importanti carte deontologiche per la professione del giornalismo. Come riportato nel documento del CNOG, le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 1 gennaio 2021.

Il testo con le modifiche apportate è disponibile online.
 
Tra queste, è stato introdotta una maggiore attenzione al rispetto della differenza di genere nel riportare le notizie, invitando ad evitare stereotipi ed espressioni/immagini lesive della dignità della persona, attenendosi all'essenzialità della notizia e senza alimentare la spettacolarizzazione della violenza. 
 
Inoltre, per quanto riguarda l'informazione scientifica viene chiesto al giornalista di riportare notizie sempre riferite a fonti qualificate, specificando le diverse posizioni in campo se se non vi è certezza su un dato argomento e gli eventuali tempi necessari per ulteriori ricerche e sperimentazioni.

«Sono tutte innovazioni di fondamentale importanza – sottolinea il presidente del Cnog, Carlo Verna – dalla previsione in tema disciplinare di sanzioni più pesanti in caso di recidiva a indicazioni molto opportune riguardanti il giornalismo scientifico. Ma quello che ritengo il fiore all’occhiello di tutti noi e ringrazio la commissione Pari opportunità e Paola Dalle Molle che l’ha presieduta con grande impegno e competenza, è costituito dalle specifiche previsioni per il "Rispetto delle differenze di genere". Anche se alcune cose erano evincibili dai principi generali del nostro testo deontologico, le puntualizzazioni fatte rendono ancora più chiare le prescrizioni irrinunciabili di un linguaggio rispettoso che eviti gli stereotipi di genere, e costituiscono un contributo di civiltà che il mondo del giornalismo italiano ha voluto dare in un tempo storico molto triste per il perpetuarsi inaccettabile e sempre ingiustificabile delle violenze sulle donne».